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TERAPIE

Psicoterapia cognitivo - comportamentale

La terapia cognitivo comportamentale (CBT) è una forma di terapia che si basa sul presupposto che vi sia una complessa relazione tra emozioni, pensieri e comportamenti e che i problemi emotivi siano in gran parte il prodotto di credenze disfunzionali che si mantengono nel tempo, a dispetto della sofferenza che il paziente sperimenta e delle possibilità ed opportunità di cambiarle, a causa dei meccanismi di mantenimento.

La Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale (Cognitive-Behaviour Therapy, CBT) è attualmente considerata a livello internazionale uno dei più affidabili ed efficaci modelli per la comprensione ed il trattamento dei disturbi psicopatologici.

La CBT ha assunto il ruolo di trattamento d’elezione per i disturbi d’ansia, così come attestano recenti documenti diffusi dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS).

La psicoterapia cognitivo-comportamentale, come suggerisce il termine, combina due forme di terapia estremamente efficaci: la terapia comportamentale mediante l’apprendimento di nuove modalità di risposta e il fronteggiamento attivo degli stati di disagio; la terapia cognitiva per individuare i pensieri, gli schemi fissi di ragionamento e di interpretazione della realtà che sono concomitanti alle forti e persistenti emozioni negative, per correggerli e  integrarli con altri pensieri più funzionali al benessere della persona.

La terapia cognitivo-comportamentale è:

  • Pratica e concreta. Lo scopo della terapia si basa sulla risoluzione dei problemi psicologici concreti. Alcune tipiche finalità includono la riduzione dei sintomi depressivi, l’eliminazione degli attacchi di panico, la riduzione o eliminazione dei rituali compulsivi, la modificazione delle abitudini alimentari, la promozione delle relazioni con gli altri, la diminuzione dell’isolamento sociale…
  • A breve termine. La terapia cognitivo-comportamentale è a breve termine, ogni qualvolta sia possibile. La durata della terapia varia di solito dai quattro ai dodici mesi, a seconda del caso, con cadenza il più delle volte settimanale.
Mediazione familiare

La mediazione familiare offre un servizio a tutte quelle coppie che hanno deciso di porre fine al loro legame coniugale, è un percorso per la riorganizzazione delle relazioni familiari in vista o in seguito alla separazione o al divorzio.

La mediazione familiare si rivolge principalmente a coppie con figli, in quanto uno dei suoi obiettivi è la riorganizzazione delle relazioni familiari in un’ottica di continuità genitoriale con particolare riguardo all’interesse della prole.

Il mediatore familiare è un terzo imparziale rispetto alla coppia che ha l’obiettivo di sostenere la coppia stessa durante la fase della separazione e del divorzio. Ponendosi in una posizione neutrale, il mediatore accompagna e sostiene ciascun genitore nella ridefinizione della propria identità personale e nella negoziazione delle questioni relative alla separazione, affinchè essa avvenga nel modo più sereno possibile.  

Il percorso prevede una serie di incontri di coppia, durante i quali i genitori, insieme al mediatore, lavorano per trovare accordi concreti e duraturi rispetto alla gestione della vita quotidiana con i figli, con particolare riguardo agli aspetti educativi.

Il contesto della Mediazione è uno spazio di incontro neutrale, strutturato e autonomo rispetto all'ambito giudiziario e offre la garanzia della più assoluta riservatezza.

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